A volte ci portiamo dentro per giorni, settimane, mesi o anche anni un non detto che ci corrode dentro e fuori. Magari non ne siamo consapevoli, oppure la rabbia e la tristezza offuscano quel messaggio così importante che vorremmo dare a chi amiamo, al mondo ed in definitiva a noi stessi.
Infinite volte quelle parole salgono dal profondo delle viscere e muoiono tra le labbra, riconosciute o meno dal nostro cuore...E poi, un bel giorno, quando siamo pronti, eccole li' a farsi sentire, chiare, decise ed inequivocabili. Incredibilmente semplici e definitive. Arriva quel no che non abbiamo mai saputo o potuto dire, quel basta che ci fortifica e ci fa crescere nei rapporti, quell'io voglio che scolpisce la nostra identità e quell'io vado che non poteva più essere rimandato...E' un momento magico e cruciale, a partire dal quale diventiamo altro da noi e pienamente noi.
Ecco, io ci ho messo tanto tempo ed impegno a trovare le parole giuste per dirlo e soprattutto a lasciarle andare. Ma poi mi sono sentita leggera e potente, finalmente padrona della mia vita e del mio destino. Non ho più anteposto ai miei i sentimenti, perlopiu' egoistici, di chi non apprezza quelle parole e non me ne sono mai pentita...
Ora desidero che le mie parole più autentiche seguano sempre il loro cammino, senza intralci, per esprimere con rispetto e fermezza bisogni, richieste e stati d'animo. Ogni momento può essere quello giusto per dirlo e forza, diciamolo cosa vogliamo e cosa non vogliamo, cosa possiamo e cosa non possiamo, cosa sentiamo e cosa non sentiamo...
Descrizione perfetta ed efficace degna di una linguista, Fidalma. Hai perfettamente rappresentato il nesso tra significante e significato, tra emittente e ricevente. A tutti non è dato, ahimè tale dono. Da una statistica mia personale ho notato che, chi espone un messaggio pensato, sofferto, amato e nello stesso tempo ripudiato, ebbene tale è persona degna, sensibile e colta. Dall'altro lato, il destinatario spesso non percepisce né le parole ad egli destinate, né il messaggio comunicato, peggio non capisce neanche l'amore con cui tale bisogno viene emanato. Problema dell'uomo moderno...vabbe', per così dire!!! di una società attuale poco delicata e per nulla colta. Portiamo avanti questa idea di libertà morale ed intellettuale. Complimenti!
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento Elena e, che dire, la disponibilità del destinatario ad accogliere e recepire il messaggio e' sempre un'incognita... Ci sono persone che non sanno o non vogliono capire i bisogni altrui perché configgono col loro egoismo... Il più delle volte le parole giuste le tiriamo fuori per noi stessi, e dopo magari arriverà chi sta sulla stessa lunghezza d'onda...
RispondiEliminaBuona giornata